Settembre per me è tanto lavoro, stress e abitudini che cambiano per i nuovi ritmi e la stagione fredda in arrivo. Mi capita spesso in questo periodo di perdere la bussola, e ritrovarmi affaticata mentalmente e totalmente sconnessa con il corpo. Dormo male, mangio male e mi mancano le passeggiate serali che si possono fare d’estate.
Per rimettermi in carreggiata basta un po’ di attenzione e qualche piccolo esercizio di mindfulness, così attacco la spina che connette il corpo con la mia mente, mi ascolto ed evito di arrivare a Natale che mi si può raccogliere con un cucchiaino.
Connessione corpo e mente attraverso il movimento e la respirazione, lo lascio alle bravissime insegnanti di yoga che scrivono qui su Yoga Hub Trento. Mi concentro invece sull’asse cervello e apparato digerente, perché stomaco e intestino son due tipetti che è davvero utile ascoltare.
Ascolti cosa ti sta comunicando il sistema digerente?
Il benessere di stomaco e intestino è strettamente collegato, anche dal punto di vista chimico, a quello psicologico. Quando siamo stressati ad esempio spesso “ci prende anche la pancia”, l’intestino è irritato e lo stomaco fa i capricci. Non ascoltiamo i loro segnali perché presi da altro, ignorando il corpo che ci dice di rallentare, essere gentili e porre attenzione anche a come e cosa mangiamo.
Fai caso a come ti senti prima di mangiare? E dopo? Forse ti capita di mangiare di frequente per fame emotiva, saltare i pasti oppure alimentarti con cibi poco nutrienti e soddisfacenti. A me, ad esempio, capitava spesso di mangiare durante il giorno in modo disordinato, arrivare a cena stanca ed affamata, esagerare e poi crollare sul divano con la pancia gonfia. Brutta sensazione che poi si ripercuoteva anche sulla qualità del sonno, il lavoro e il tempo di qualità da passare con famiglia ed amici. In pratica un cane che si morde la coda.
Non sono la sola vero? Ecco allora due consigli per mostrare un po’ di affetto al tuo apparato digerente, ascoltare i segnali, ma non solo, sentirti piena di energie e pronta ad affrontare tutto.
Il primo consiglio è sempre, non mi stancherò mai di ripeterlo, avere una piccola lista di preparazioni veloci e alimenti che sai ti danno soddisfazione e sono salutari. Ne ho già parlato in questo post, bastano 10 minuti per facilitare le scelte alimentari e rinforzare l’abitudine di mangiare sano.
Bonus due idee a base di hummus, uno snack e un pasto leggero, se ti servono idee veloci. Qui sotto trovi il video con la ricetta.
L’esercizio del bicchiere d’acqua
Quando si perde la sensibilità e la capacità di ascolto del corpo, consiglio un piccolo esercizio per acquisire consapevolezza dei segnali specifici che l’apparato digerente ci invia. Apre un canale di comunicazione con lo stomaco e offre informazioni sul senso di sazietà e pienezza.
Sazietà e pienezza non sono equivalenti, full come dicono negli USA è una condizione in cui lo stomaco è fisicamente pieno, ma non significa che sia stato nutrito o saziato. Spesso ci affidiamo a questo segnale per determinare la quantità di cibo da mangiare, ma non è accurato e spesso ci porta a sovralimentarci. La sazietà invece è una sensazione di benessere, senza necessariamente l’elemento della pesantezza o del gonfiore, è un sistema complesso di segnali che purtroppo spesso ci dimentichiamo di ascoltare.
Allora pronta per metterti in ascolto del tuo stomaco?
Identifica nella tua giornata un momento di calma e concediti qualche attimo per aprire le connessioni. Prepara un bicchiere e dell’acqua. Seduta, un paio di respiri profondi, valuta il tuo senso di fame e pienezza. Cosa ti dice lo stomaco? Bevi. Qual è il tuo livello di fame, sazietà e pienezza? Come ti senti?
Bevi un altro bicchiere e rimettiti in ascolto. Poniti le stesse domande. Se riesci ripeti l’esercizio ancora. E’ cambiato qualcosa? Riconosci dei segnali?
Ricorda che uno stomaco pieno non è necessariamente uno stomaco sazio. La mente invece può iniziare a saziarsi prima dello stomaco.
Cosa ne pensi? Lascia un commento e condivi l’esperienza con me.

Sono Laura, una psicologa clinica, esperta nell’educazione del comportamento alimentare, nella promozione del benessere e la prevenzione di disturbi correlati a sovrappeso e obesità. Il mio lavoro mi permette di aiutare le persone che vogliono modificare il loro stile di vita, acquisire sane abitudini e perdere quelle cattive. La volontà e le informazioni spesso non sono sufficienti per iniziare e mantenere nel tempo una sana abitudine, come mangiare meglio, fare più movimento, dormire bene e in generale voler bene a sé stessi. È necessario lavorare sull’autostima e sulla consapevolezza del significato delle nostre azioni, in pratica capire perché decidiamo di agire e comportarci in un certo modo. Oltre a percorsi psicologici di sostegno alla dieta per adulti e bambini in casi di obesità, diabete e celiachia, lavoro con insegnanti, gruppi di genitori e adolescenti promuovendo il tema della Body Positivity. Adoro cucinare, ho una vera e propria collezione di libri di cucina naturale in tutte le lingue e amo organizzare la mia spesa, per acquistare il più possibile in modo consapevole e giusto per me stessa e per l’ambiente.