Credo che questa pandemia, almeno in fase iniziale, ci abbia mandati completamente in tilt. Non so te, ma il primo pensiero che ho avuto io è stato “come trasferire tutto online e continuare ad essere produttiva come prima“.
Con buona pace dello spirito yogico, dell’accettare che la vita è fatta di cambiamenti, e che bisogna imparare a fluire senza restare aggrappati a cose/situazioni/persone.
Diciamo che forse siamo in tante/i a fare un po’ fatica con l’idea del fluire; che è un percorso e come tale ogni tanto si cade e poi ci si rialza.
Isn’t it ironic, don’t you think?
La vita ha un modo tutto suo per mostrarci la strada da seguire – e qui se vuoi puoi mettere la canzone “Ironic” di Alanis Morissette e cantarla a squarciagola.
Torniamo a noi. Nel prima (perché questa grande avventura collettiva è uno spartiacque: c’è un prima, che tutti conosciamo; e ci sarà un dopo, che ancora ignoriamo) la vita era davvero piena. Era un po’ come essere su una giostra – bellissimo eh, ma anche parecchio stancante.
Poi è arrivato il signor Cambiamento, di botto. Toc Toc. Non invitato. E pian pianino, per quanto possiamo essere attivi su skype/zoom/social media, si è fatto largo creando uno spazio di vuoto abitato solo dall’essenziale.

Vuoi essere produttiva, ok. Ma come stai?
A livello emotivo ognuno di noi ha reagito e sta reagendo in modo diverso. Questa riscoperta vulnerabilità ci sta toccando tutte/i.
Io tendenzialmente sto bene. Eppure mi sono capitate esperienze nuove: svegliarmi la mattina con la mandibola contratta; non riuscire a concentrarmi più di dieci minuti di fila (io, che sono sempre stata iper produttiva!); respirare solo nel torace (so essere una respirazione legata agli stati di ansia); piangere senza un motivo apparente; avere bisogno di più ore di sonno del solito.
Ti sono capitate cose simili, a te come sta andando? Ho posto questa domanda nel gruppo FB di Yoga Hub Trento, e la risposta che è andata per la maggiore è stata “Oddio, ho avuto periodi migliori. Alterno giornate sì a giornate no, ma tutto sommato dai”.
Momenti su, momenti giù: come gestirli
Grandi dritte per gestire questo momento non ce ne sono: ognuno di noi individualmente prima, come comunità poi, è chiamata/o ad inventarsi un modo. Voglio condividere con te il mio – fiduciosa di vedere nei commenti come stai facendo tu, che dagli altri si impara sempre!
Quando mi sento sopraffatta dai pensieri, medito; mi siedo in silenzio, ferma, e resto nel mio respiro. Quando mi sento sopraffatta dalle emozioni, piango. Quando è il corpo a sentirsi sopraffatto dalle ore in casa, pratico lo yoga o faccio qualche esercizio di ginnastica.Quando mi sento semplicemente sopraffatta da tutto, e non riesco a concentrarmi: non provo a farlo, lascio perdere. Spengo il pc, ed ozio.
Non possiamo costringerci a stare sempre bene. Non potevamo farlo prima, di sicuro non possiamo farlo adesso. Possiamo però migliorare l’ascolto di noi stessi, e partire dal nostro centro per tornare ad uno stato di serenità.

Dinamica e vivace, sono tanti i temi che mi entusiasmano: se devo riassumere, fondamentalmente mi piace studiare e mi piace insegnare.⠀
Poi il cosa studio e cosa insegno tende a variare: appassionata di lingue straniere, psicologia, e movimento spazio tra questi ambiti.⠀
Sono leadership coach certificata ICF ed insegnante di yoga diplomata: per Yoga Hub Trento scrivo di yoga fuori dal materassino – ovvero, come vivere la vita reale con un approccio sano; e come stare bene anche fuori dalla lezione di yoga, non solo quando siamo sul tappetino
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