Il segreto per rinascere con l’elemento Legno

Marzo, il mese della primavera nell’emisfero boreale: quale miglior momento per presentare l’elemento Legno! Un elemento che, secondo la medicina tradizionale cinese, rappresenta la rinascita, i nuovi inizi. La primavera è proprio la stagione in cui in natura il ciclo della vita si manifesta come ripartenza. Germogli sbucano quasi timidamente, boccioli fanno capolino sulle piante che fino a quel momento parevano addormentate. L’energia vitale, che si era ritirata nella stagione fredda, è ora pronta a ripartire.

Riconoscere il flusso ciclico della vita é un must per il praticante di yoga. Παντα ρει, “tutto scorre” sosteneva Eraclito nell’antica Grecia. Apprezzare l’impermanenza delle cose terrene è l’antidoto più potente nei confronti di quella “malattia” che infetta facilmente gli umani, e cioè l’attaccamento. Ogni realtà materiale fa il suo corso: nulla rimane uguale a se stesso per sempre. Al di là, tuttavia, di quello che possiamo vedere coi nostri occhi fisici, il percorso non si limita alle tappe del nascere, dell’esistere e del morire. Come riconosce anche la scienza, “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” (Lavoisier). Allora, oltre quella che apparentemente é la fine, c’è sempre una rinascita. Ciò che sembra finire, in realtà, si trasforma e continua a vivere in altro modo.

Nella nostra società occidentale tipicamente materialistica è difficile aderire completamente a tale pensiero. Quello che i nostri organi di senso oppure strumentazioni scientifiche sofisticate non riescono a registrare ci sembra non esistere affatto. Ma proviamo a spostarci su un altro piano, diverso da quello puramente logico della nostra mente razionale. Visualizzate qualcosa o qualcuno che non c’è più per voi e la cui mancanza vi dispiace: se, anche solo per un attimo, date spazio all’idea che l’energia che la animava non è scomparsa definitivamente, ma si è semplicemente trasformata, ecco che forse un senso di sollievo si fa strada nella mente rattristata per la perdita…

Da bruchi a farfalle senza dimenticarci lo stadio della crisalide

È l’energia quella “sostanza” che non si esaurisce mai, ma esiste in forme diverse. L’energia è vita. E l’energia dell’elemento Legno si collega a quella fase del ciclo vitale che corrisponde alla rinascita, sotto nuova forma, di qualcosa che prima esisteva sotto altra forma. E’ importante allora alimentare questa qualità, nutrire la forza del cambiamento. Questo ci consentirà, in primo luogo, di sintonizzarci meglio con il flusso della vita che scorre inesorabilmente intorno a noi e “vedere” così le continue rinascite dietro le apparenti morti. In secondo luogo, potremo vedere tale forza all’opera anche dentro di noi, consentendoci di rinascere a noi stessi ogni volta che sarà necessario. Il cambiamento autentico, infatti, può avvenire solo se si lascia andare ciò che tiene legati a qualcosa che ha terminato il suo ciclo.

Emblematico, a questo riguardo, è il caso della farfalla. La trasformazione del bruco in farfalla richiede il passaggio dallo stadio di crisalide, un bozzolo dal quale l’animaletto, dopo un periodo di gestazione, dovrà faticosamente uscire. Solo così il nuovo essere potrà vivere come farfalla. Intorno a quanti bozzoli ci siamo rinchiusi nella nostra vita per rinascere diversi ? Quante volte ci siamo trasformati da bruchi in farfalle ? Se abbiamo sperimentato in noi il vento del cambiamento (il vento è lo stato climatico associato all’elemento Legno), conosciamo il valore e l’importanza di quella fase.

Per cambiare veramente è necessario passare attraverso un periodo di gestazione in cui può sembrare che tutto sia fermo. In realtà, la stasi di questo momento è molto feconda. Recentemente ho attraversato una fase di questo tipo. Da persona tendenzialmente impaziente quale sono, mi lamentavo perché nulla si muoveva, mi sentivo improduttiva… Mio marito mi ha fatto riflettere con una delle sue metafore tratte dal mondo dell’alpinismo. “Non sei ferma a far niente.” mi ha detto un giorno in cui il mio morale era a terra, “…sei nel campo base in attesa delle condizioni ottimali per affrontare la montagna !”

Occorre onorare l’intero processo, rispettando i tempi naturali del cambiamento che si vuole produrre. Non è facile in una società come la nostra che vorrebbe veder realizzato tutto e subito. Ma, come ci insegna la natura, il frutto si stacca dall’albero quando è maturo. E si arriva a questo momento con il concorso di tanti fattori: il clima, la luce solare, gli elementi presenti nel terreno.

L’energia dell’elemento Legno sostiene lo sforzo necessario a uscire dal bozzolo. Alimentare tale energia significa non solo essere consapevoli delle proprie attitudini, ma anche cooperare con le circostanze. Tuttavia, il fattore determinante rimane la sincera volontà di cambiare, che comporta il non aver paura di morire un po’ a se stessi. Questa è la parte più difficile: il dover dismettere abitudini, magari molto radicate, che condizionano i comportamenti e influenzano il modo di vedersi. Occorre intervenire sull’identificazione con quello che ci si crede di essere.

In natura questo non succede. Non si è mai vista una foglia che si abbarbichi sul ramo per non cadere in autunno. Noi esseri umani, invece, spesso resistiamo al cambiamento. Ritornando all’esempio del bruco e della farfalla, noi facciamo fatica a cambiare perché ci consideriamo dei bellissimi bruchi. Oppure perché ci siamo talmente abituati a essere bruchi che spiccare il volo ci spaventa più di quanto ci provochi disagio il dover strisciare. Per attivare l’energia dell’elemento Legno e sostenere il cambiamento, allora, dobbiamo volerlo veramente, nutrendo la convinzione che la vita continuerà anche dopo. Coltivare la fiducia nella forza della vita, questo è il segreto !

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