Questo mese parliamo di educazione alimentare e iniziamo subito con la definizione dell’OMS che recita così: ”l’educazione alimentare è il processo informativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari”. Nel testo si fa riferimento agli individui, non solo ai bambini, perché l’educazione alimentare si può fare a tutte le età.
Tralasciamo la parte sulle manipolazioni più igieniche e l’uso delle risorse alimentari che per quanto temi molto interessanti non sono di mia competenza, poniamo invece l’attenzione sulle abitudini alimentari e sul comportamento a tavola, oggetto di studio proprio della psicologia.
Che tu sia un genitore intento a educare un bambino selettivo a tavola o un adulto con un rapporto di amore/odio con il cibo capire come si crea un’abitudine è la chiave del tuo problema.
Partiamo dalle basi. Se pensavi che per cambiare un’abitudine basta volerlo, mi spiace, questa strategia non funziona praticamente mai. Le abitudini sono comportamenti che si stabiliscono dopo che un’azione si è ripetuta di frequente, pensare quindi di cambiare dalla mattina alla sera non è realistico. Più eseguo un’azione invece più si rinforza, sia che l’apprendimento sia stato casuale o a seguito di un insegnamento.
10 regole per creare un’abitudine
Spunto perfetto per capire come si crea un’abitudine è il caffè, bevanda che io adoro e senza cui la mia giornata non parte, ma che fino a 20 anni non filavo, nonostante in casa mia tutti ne fossero gran bevitori. Il caffè proprio non mi piaceva, lo trovavo amaro e troppo intenso, come sono passata dal pensare che facesse schifo a non poterne fare a meno? Ecco le regole per la creazione di un’abitudine, usando proprio l’esempio del caffè, ma applicabili a qualsiasi sana abitudine tu voglia acquisire o insegnare:
- Tempo – nessuna abitudine, buona o cattiva, nasce dall’oggi al domani.
- Conoscenza – per bere il caffè dobbiamo come prima cosa conoscere qualcuno che lo bene e con cui condividerlo.
- Esposizione graduale – è necessario dosare la quantità del caffè e aumentarla in modo progressivo.
- Ripetizione – Non basta una tazzina di caffè per diventare “caffeinomani”, è necessario ripetere l’azione di berlo in compagnia.
- Moderazione – Mai esagerare, se un comportamento che stiamo apprendendo subisce forzature il corpo lo rifiuta e potrebbe crearsi un’associazione negativa.
- Imitazione – Impariamo osservando gli altri.
- Costanza – Qualsiasi cosa impariamo a fare se non la pratichiamo per tanto tempo la dimentichiamo.
- Osservazione – Quando agiamo è importante porre l’attenzione sugli effetti che il nostro comportamento ha sugli altri. Uscendo dall’esempio del caffè e passando alle verdure, se ogni volta che mangi insalata fai le smorfie non puoi aspettarti che tuo figlio la mangi con piacere.
- Naturalezza – Se tutte le regole precedenti sono rispettate il comportamento diventerà naturale e si trasformerà in un’abitudine.
- Interruzione – Se voglia invece cambiare un’abitudine dobbiamo trovare delle azioni e collegamenti differenti e ci vuole tempo. Ci vuole tempo per apprendere e anche per cambiare.
Per restare in tema di caffè, il mio è stato un percorso lento e costante e senza forzature, partendo dal profumo del caffè mentre mangiavo la mia colazione da bambina, passando per una fetta di tiramisù, fino al caffè con latte e zucchero con le amiche per arrivare a berlo nero, come mi piace adesso. Ogni comportamento può diventare un’abitudine, ricorda però di non improvvisare ma seguire le 10 regole per essere più efficace.
Una mela al giorno toglie il medico di torno
Se desideri mangiare più frutta e sviluppare questa sana abitudine, ecco la ricetta del mese: le mele dessert, cotte al forno e farcite con ingredienti nutrienti e sfiziosi. Io ne preparo in quantità così da averle a disposizione per la colazione o la merenda. Io non sono amante delle mele ma così non resisto.
Se provi la ricetta lascia un commento o tagga Yoga Hub Trento. Grazie!

Sono Laura, una psicologa clinica, esperta nell’educazione del comportamento alimentare, nella promozione del benessere e la prevenzione di disturbi correlati a sovrappeso e obesità. Il mio lavoro mi permette di aiutare le persone che vogliono modificare il loro stile di vita, acquisire sane abitudini e perdere quelle cattive. La volontà e le informazioni spesso non sono sufficienti per iniziare e mantenere nel tempo una sana abitudine, come mangiare meglio, fare più movimento, dormire bene e in generale voler bene a sé stessi. È necessario lavorare sull’autostima e sulla consapevolezza del significato delle nostre azioni, in pratica capire perché decidiamo di agire e comportarci in un certo modo. Oltre a percorsi psicologici di sostegno alla dieta per adulti e bambini in casi di obesità, diabete e celiachia, lavoro con insegnanti, gruppi di genitori e adolescenti promuovendo il tema della Body Positivity. Adoro cucinare, ho una vera e propria collezione di libri di cucina naturale in tutte le lingue e amo organizzare la mia spesa, per acquistare il più possibile in modo consapevole e giusto per me stessa e per l’ambiente.
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