Lo yoga fa bene?

Lo yoga è forse una delle discipline più complete che esista, in quanto contempla l’uomo nella sua totalità di corpo, mente e coscienza.  E’ visto e proposto spesso da chi non lo conosce profondamente come una tecnica rilassante e gentile, una vera e propria panacea per l’uomo, in grado di curare tutti i mali.

In effetti i benefici sono subito percepiti da coloro che praticano questa disciplina e anche la scienza sta confermando  riscontri positivi, riconoscendo soprattutto i risultati della pratica della meditazione. É necessario tuttavia considerare che lo yoga è prima di tutto un cammino di conoscenza, e come tale può essere anche faticoso e andrebbe affrontato con le dovute conoscenze.

Questa rubrica non vuole essere un approccio medico allo yoga né sostituirsi ai consigli di medici e specialisti, ma piuttosto un piccolo vademecum che tiene conto anche di aspetti posturali propri della meccanica articolare.

Il sentiero dello yoga

Yoga chitta vritti nyrodha, sospensione di tutte le tendenze mentali, così scriveva Patanjeli nello Yoga Sutra, testo molto antico che indicava la via per l’evoluzione dell’uomo.

Illustrazione di Chiara de Eccher @swellyoga.art

Le asana (posizioni) cosi come i pranayama (respiro) sono tecniche molto precise messe a punto da maestri che hanno dedicato la loro esistenza a queste pratiche al fine di pervenire ad uno stato di unione con la coscienza cosmica. Il loro stile di vita era volto al mantenimento di uno stato di pulizia di corpo e mente attuato tramite una dieta vegetariana, il digiuno,  una pulizia profonda di tutte le parti del corpo e l’allontanamento della mente dalle distrazioni dell’ego. 

Noi da dove partiamo?

Quando ci avviciniamo allo yoga spesso cerchiamo rapidamente una soluzione ai nostri problemi, sia che siano di natura fisica, che psicologica, oppure cerchiamo di soddisfare il piacere scaturito dalla pratica. Dimentichiamo però che queste tecniche necessitano di affinare gli strumenti fondamentali quali l’ascolto e la preparazione del corpo.

In effetti le posizioni, anche se eseguite perfettamente, non sono tali fintantoché non sono accettate completamente dal nostro corpo e per tale motivo spesso si rende necessario adattarle ad esso ed è propio l’argomento che tratteremo.