Mindful eating: i vantaggi del mangiare consapevole

La mindfulness anche a tavola è possibile, si chiama mindful eating ed è una pratica di consapevolezza, che va spesso ad integrarsi a piani di dimagrimento e di educazione alimentare

Digitando mindful eating nella barra di un motore di ricerca però esce davvero di tutto. Molti articoli riportano esercizi fai-da-te per praticare la consapevolezza a tavola, proposte di percorsi di durata e prezzo disomogenei e testimonianze della loro validità.

Il rischio di tanto successo, a mio avviso, è che mescolati a programmi validi ed efficaci, ci siano anche un sacco di informazioni scorrette e figure professionali che propongono la mindful eating senza una specifica preparazione. 

Ma in pratica che cos’è la mindful eating? 

Ti capita mai di mangiare e non esserti nemmeno accorta che sapore aveva il cibo? Oppure di mangiare per fame emotiva? O ancora di abbuffarti così tanto che la pancia scoppia? In quelle occasioni probabilmente un po’ di consapevolezza alimentare ti sarebbe d’aiuto, per vivere in modo più soddisfacente il momento del pasto. 

Il protocollo di mindful eating consiste in vari esercizi, vere e proprie meditazioni a tavola, che aiutano e concentrarsi nel qui ed ora, permettendo di sintonizzarsi con il corpo e ascoltarne sensazioni e bisogni. 

L’esercizio più famoso è la meditazione dell’uva passa, che si concentra sull’allenamento dei sensi durante il pasto. Si impara a porre più attenzione a vista, gusto, olfatto e alla texture del cibo. Rallentare e abbassare il volume delle distrazioni, masticare e percepire la sazietà fisica e sensoriale

A volte davvero basta il rumore di un sacchetto di patatine o la vista di un dolce per perdere la testa e poi pentirsene, oppure ti è capitato di sperimentare la poca soddisfazione nel mangiare in piedi per convenienza o distratta dalla televisione. Esercitarsi invece aiuta a disattivare il pilota automatico, che soprattutto in fatto di cibo parte senza che nemmeno ce ne accorgiamo.

E’ importante però eseguire gli esercizi supportati da una guida preparata ed allenarsi, perché la pratica della consapevolezza a tavola diventi un’abitudine o comunque sempre più facile da mettere in atto.

Ecco i tre vantaggi che si possono sperimentare fin dalle prime sessioni:

  • Il risveglio dei sensi e il piacere del cibo. Ti renderai subito conto del vero sapore del cibo e del fatto che gli alimenti processati spesso sono piatti e poco complessi. Molte persone che sperimentano la mindful eating si rendono conto che alcuni prodotti alimentari industriali che ritenevano buoni e irrinunciabili, una volta assaggiati con attenzione, non sono così entusiasmanti o piacevolei. Si rimane invece colpiti da aromi, consistenze e gusti autentici e si riscopre il piacere del cibo.
  • Si inizia a mangiare meno e meglio. Come conseguenza del punto sopra la qualità degli alimenti migliora e diminuisce la quantità.
  • Si attiva un processo di autoregolazione. La pratica permette di essere più presente, rallentare, ascoltare e cogliere i segnali di fame e sazietà. In pratica si lascia fare il proprio mestiere all’ipotalamo, la parte del cervello che si dovrebbe proprio occupare di regolare i segnali di fame, tornando così ad un modo di mangiare più intuitivo e sereno.

La mindful eating è il primo passo per fare pace con il cibo e attraverso la pratica diventa quasi un gioco, che permette di sviluppare e mantenere sane abitudini a tavola. Per quel che mi riguarda mi aiuta a mangiare più lentamente e stimola la curiosità di provare cibi nuovi e ascoltare il mio corpo, che come tanti spesso metto da parte per occuparmi di tutto il resto. Bastano però pochi minuti e un buon pasto mangiato in modo consapevole per rimettere in sintonia corpo e mente.

La ricetta di questo mese è una pasta, un alimento che non mangio spesso in realtà che ma abbinato alle primizie di primavera è un pasto rapido e soddisfacente.

Carbonara di primavera

Il tempo di preparazione è quello della cottura della pasta 

INGREDIENTI per 4 persone

300 g di pasta 

500 g di asparagi verdi

2 uova + 2 tuorli (i miei erano pasta gialla)

150 g di Parmigiano grattugiato 

un mazzetto di basilico, prezzemolo o menta

1 spicchia di aglio schiacciato (optional)

Olio evo

Sale 

Pepe

PROCEDIMENTO

  1. Mettere una pentola con abbondante acqua sul fuoco. Quando bolle salare l’acqua e calare la pasta.
  2. In una ciotola intanto sbattere le uova, il Parmigiano e abbondante pepe macinato. 
  3. Spuntare e tagliare a listarelle gli asparagi, tenendo le punte intatte.
  4. Scaldare in una padella un cucchiaio di olio evo e rosolare l’aglio (se ti piace) e gli asparagi per 3/4 minuti. 
  5. Togliere dalla pentola della pasta una tazza di acqua di cottura e scolare la pasta cotta al dente. 
  6. Aggiungere la pasta alla padella con gli asparagi e aggiungere un po’ di acqua di cottura, lasciare per qualche minuto per permettere alla pasta di assorbire gli aromi.
  7. Togliere la padella dal fuoco e aggiungere il mix di uova, formaggio e pepe, mescolando bene per non far strapazzare le uova.
  8. Aggiustare di sale e pepe e servire con il basilico o altre erbette fresche.

Questo piatto è perfetto per sperimentarsi con i sensi, così da godere della cremosità dell’uovo, la croccantezza degli asparagi, la sapidità del Parmigiano e la pungenza del pepe. Che ne dici della mindful eating, ti sembra interessante? Lascia un commento.

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