Mūlādhāra chakra, il sostegno della radice

Mūlādhāra in sanscrito significa “sostegno della radice”. Il primo dei sette chakra considerati principali si colloca, infatti, alla base della colonna fisiologica ed energetica del corpo umano. Proprio come nelle piante le radici svolgono la funzione di garantire stabilità e nutrimento all’apparato aereo, al primo chakra compete il radicamento e la sopravvivenza dell’organismo.

Nella simbologia, i chakra vengono rappresentati come un fiore di loto stilizzato, ognuno con un numero di petali differente. Quello di mūlādhāra ne ha quattro. Al centro si trova un quadrato di colore giallo, una forma che suggerisce stabilità. Il triangolo equilatero con il vertice rivolto verso il basso situato all’interno del quadrato indica l’orientamento consueto dell’energia. Una volta attivata kundalini, il triangolo ruota dirigendo quel vertice in alto.

Al primo chakra è associato l’elemento (mahabhuta) terra. Per questo motivo, il colore c.d. interiore del primo chakra è il giallo, mentre per raffigurarlo viene utilizzato il rosso.  Sono di sua pertinenza le gambe, in quanto sostegno dell’apparato corporeo quando è in posizione eretta e tutte le parti del corpo che richiedono sostanza e compattezza, soprattutto la struttura ossea. Il senso collegato col primo chakra è l’olfatto e la componente del cibo a esso associata è costituita dalle proteine, termine che deriva dal greco πρωτος, “primario”, quindi basilare.

Radicamento ed esigenze basilari

Essere radicati significa letteralmente avere una buona aderenza a terra. Metaforicamente, tale concetto rimanda alla sensazione di stabilità che suscita la consapevolezza delle proprie esigenze e delle proprie risorse. Per sviluppare il radicamento, occorre portare l’attenzione al contingente, toccare con mano, avere i piedi ben piantati a terra.

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Le sensazioni corporee di cui diventiamo consapevoli, provocano una ricaduta sul mentale contribuendo a sviluppare attitudini virtuose. Un maggior radicamento indurrà comportamenti coerenti nell’individuo in termini di considerazione delle proprie risorse e delle proprie esigenze.

Pensiamo ai bisogni primari, legati alla sopravvivenza… Con un buon radicamento potremo mangiare per fame e non per sfizio o compensazione; non andremo a fare shopping come premio di consolazione per frustrazioni varie; non cercheremo forme di evasione rispetto alla nostra vita ordinaria.

Come onorare il nostro mūlādhāra

Per molto tempo sono stata una persona con la testa tra le nuvole. La mia tendenza a fantasticare, per l’incapacità di affrontare alcune situazioni contingenti, era sintomo di una scarsa aderenza a terra. In quel periodo, mi sentivo molto attratta dal colore marrone: il mio guardaroba ne era pieno. Inconsciamente sentivo il bisogno di solidità che le vibrazioni di quel colore trasmettono.

A questo livello abbiamo a che fare con un’energia alquanto densa. Il miglior modo per renderla armoniosa consiste proprio nel prestarle attenzione. Nella nostra società, tutto ciò che riguarda il corpo viene per lo più idealizzato o demonizzato. Assistiamo contemporaneamente a fenomeni come la mercificazione dei corpi e la loro negazione attraverso la sopravvalutazione della sfera intellettuale. Dobbiamo fare pace con la dimensione fisica per il semplice fatto che è inestricabilmente connessa con quella che definiamo “mentale”, come se fosse separata da essa.

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Allora, la soluzione consiste nel “fare mente locale”, portare cioè attenzione al corpo. Cominciamo sul tappetino durante la pratica di yoga. Negli asana in piedi e, ancor di più, in quelli di equilibrio, il padabandha diventa fondamentale per rendere l’appoggio a terra sicuro. La stessa cosa si deve verificare nelle altre posizioni, portando la consapevolezza sulle parti del corpo che aderiscono a terra. Dedicarsi al giardinaggio, lavorare con l’argilla, impastare, camminare a piedi scalzi e respirare consapevolmente enfatizzando la fase addominale: sono alcuni semplici ma efficaci consigli per stimolare il senso di radicamento di cui è responsabile mūlādhāra chakra.