Decreto il 2021 l’anno della gentilezza verso se stessi e il proprio corpo. Gennaio è il mese dei buoni propositi e della voglia di cambiamento. Quest’anno forse anche più degli altri, con il bisogno di modificare situazioni stagnanti, diventate più intense a causa della pandemia o contesti di forte stress, per i ritmi di lavoro serrati e le difficoltà di organizzazione familiare.
Hai sentito parlare di pandemic fatigue o fatica da pandemia? E’ quella sensazione di stanchezza e sfinimento legata alle difficoltà di vivere, da molti mesi ormai, in questa condizione di incertezza. In qualche modo ha colpito tutti, facendoci arrivare all’inizio di questo nuovo anno molto stanchi e bisognosi di benessere e routine positive.
Io stessa ammetto di aver sviluppato la fatica da pandemia, con la sensazione che le brutte notizie non smettessero mai di arrivare. Il mio unico pensiero ormai era quello di chiudere il 2020 e ripartire con nuovi obiettivi e un atteggiamento più positivo. Lo so che con il passaggio al nuovo anno non è magicamente cambiato tutto, ma posso cambiare io e il mio modo di approcciarmi soprattutto nell’ascolto di me stessa, del mio corpo e pormi dei piccoli obiettivi di benessere quotidiano.
La parola d’ordine è gentilezza
Se anche tu senti questa necessità di cambiamento e di sviluppare nuove abitudini di benessere, che possono essere importanti per superare questo momento di fatica, ricorda che la parola d’ordine in questo momento è: gentilezza.
Sii gentile con te stessa e non sottoporti a cambiamenti radicali e stravolgimenti, rischieresti di aumentare la condizione di stress, con il rischio di mollare dopo pochi giorni, qualsiasi sia il tuo progetto di cambiamento.
In questo post spiego perché è importante tenere i piedi per terra ed essere concreti nella definizione dei propri propositi di cambiamento. Voler cambiare tutto e subito non funziona, l’ho ripetuto spesso in questa rubrica, ancora di più quest’anno. Prova quindi a pensare a piccole, piccolissime abitudini che però possono davvero migliorare la tua vita. Svegliarti ad esempio 15 minuti prima del solito, per poter praticare un momento di meditazione o mindfulness, qui sul sito trovi articoli e video utilissimi per cogliere il tuo “qui ed ora”. Fare la spesa più consapevolmente per mangiare cibi più “puliti”, migliorare la qualità dei tuoi snack o tornare a mangiare in modo più intuitivo.
Le piccole abitudini e routine positive sono quelle che alla lunga hanno un forte impatto sul corpo e la mente, non è necessario stravolgere tutto e spingere sull’acceleratore del cambiamento. Gentilezza ed ascolto di te stessa sono la chiave di abitudini efficaci e durature nel tempo.
Lenticchie gentili

La gentilezza è anche il tema della ricetta di questo mese e mi è venuta in mente pensando al kichadi, un piatto di riso e legumi della tradizione ayurvedica, famoso perché considerato un “detox gentile” e alle lenticchie, che forse hai trovato nel cesto gastronomico ricevuto in dono a Natale. Ho poi scoperto recentemente, che le persone non sanno cucinare i legumi nel modo giusto e per questo spesso non li amano. E’ diventata quindi la missione insegnare a tutti come faccio io, anzi come faceva mia nonna, il cui motto era “se non dai sapore subito, dopo la cottura sarà troppo tardi”.
INGREDIENTI
1 tazza di Lenticchie
1 spicchio d’aglio
½ limone
1 foglia di alloro
3 o 4 grani di pepe
sale grosso o in fiocchi
olio evo
Opzionali: carota, cipolla, pomodori, salvia, rosmarino, timo e peperoncino.
PROCEDIMENTO
- Mettere in ammollo le lenticchie in abbondante acqua per minimo 30 minuti. Passaggio non necessario, ma in questo modo sono più digeribili.
- Sciacquare le lenticchie e riporle in una pentola.
- Aggiungere alla pentola lo spicchio d’aglio schiacciato, il pepe, il mezzo limone, la foglia d’alloro e tutti gli opzionali.
- Il momento più importante è questo! Aggiungere per una tazza di lenticchie, due tazze di acqua fredda, olio evo almeno 3 giri d’olio abbondanti e 1 cucchiaio di sale grosso. Il sale è la chiave, sia per una cottura omogenea sia per il sapore.
- Cuocere a fuoco basso e con coperchio circa 20 minuti dal momento in cui l’acqua comincia sobbollire. Poi ogni lenticchia è diversa, quindi assaggiatele, che magari hanno bisogno di qualche minuto in più.
- Sono perfette per chi si organizza i pasti e chi non sa mai cosa cucinare. Si trasformano in una zuppa, perfette sul pane tostato, da trasformare in humus o per un ragù vegetariano.
Fammi quindi la gentilezza di provare la ricetta e farmi sapere se sono riuscita a farti cambiare idea sulle lenticchie, oppure se già le ami come le prepari tu. Lascia un commento.

Sono Laura, una psicologa clinica, esperta nell’educazione del comportamento alimentare, nella promozione del benessere e la prevenzione di disturbi correlati a sovrappeso e obesità. Il mio lavoro mi permette di aiutare le persone che vogliono modificare il loro stile di vita, acquisire sane abitudini e perdere quelle cattive. La volontà e le informazioni spesso non sono sufficienti per iniziare e mantenere nel tempo una sana abitudine, come mangiare meglio, fare più movimento, dormire bene e in generale voler bene a sé stessi. È necessario lavorare sull’autostima e sulla consapevolezza del significato delle nostre azioni, in pratica capire perché decidiamo di agire e comportarci in un certo modo. Oltre a percorsi psicologici di sostegno alla dieta per adulti e bambini in casi di obesità, diabete e celiachia, lavoro con insegnanti, gruppi di genitori e adolescenti promuovendo il tema della Body Positivity. Adoro cucinare, ho una vera e propria collezione di libri di cucina naturale in tutte le lingue e amo organizzare la mia spesa, per acquistare il più possibile in modo consapevole e giusto per me stessa e per l’ambiente.
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