Ricaricarsi in estate: come dormire meglio.

In questo ultimo anno molti fra noi possono aver incontrato difficoltà nell’addormentamento, molte preoccupazioni per la propria salute, per il lavoro, per i propri cari possono aver influenzato la qualità del sonno. Ci stiamo avvicinando all’estate e per molti potrebbe essere il giusto momento per ricaricarsi e recuperare le energie di questi lunghi mesi.

L’esperienza del non riuscire a dormire è molto comune, può essere accaduto di trascorrere notti a girarci nel letto senza riuscire a prendere sonno facilmente, oppure svegliarci continuamente, con difficoltà a riprendere sonno.

Chi soffre di insonnia?

Secondo i dati dell’Associazione Italiana per la Medicina del sonno, in Italia soffre di questi disturbi circa 1 adulto su 4. L’insonnia si può manifestare a tutte le età, ma colpisce maggiormente gli adulti, (periodi stressanti, lavoratori notturni e a turni, coloro che viaggiano spesso, fuso orario). In particolare sono proprio le donne ad essere maggiormente colpite, soprattutto nel periodo del climaterio e della menopausa. I ritmi frenetici della vita quotidiana, familiare e lavorativa, portano a una riduzione del numero di ore dedicate al sonno e gli alti livelli di stress e ansia, interferendo con la qualità del riposo notturno, ne minano le potenzialità ristoratrice. Le donne inoltre, in ragione del proprio assetto ormonale, scandito da bioritmi che si modificano nel corso delle diverse fasi della vita, sono fisiologicamente esposte al rischio di sviluppare disturbi del sonno.

Quando si presentano episodi di insonnia per brevi periodi, siamo di fronte all’insonnia situazionale, episodi isolati e occasionali. In genere questi periodi sono ricollegabili a periodi di vita di forte stress.

Per poter parlare di insonnia cronica invece, il disturbo del sonno si dovrebbe presentare con maggiore frequenza e per un tempo più lungo.

Il sonno è importante?

Quando il sonno è frequentemente disturbato, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, alterando il ciclo sonno-veglia e tutti  i ritmi biologici associati, questo può causare conseguenze sull’equilibrio psicofisico dell’individuo, come anche le altre dimensioni (personale, affettiva, familiare, socio relazione e lavorativa).

Il sonno è fondamentale per  il benessere e la sopravvivenza, per i processi di memoria, inoltre il nostro corpo durante il sonno si rigenera, fa crescere i muscoli, ripara i tessuti e sintetizza gli ormoni.

Come riuscire a dormire meglio?

Per superare l’insonnia ci sono diversi percorsi che tengono in considerazione i diversi livelli di compromissione. Tra le varie proposte anche la mindfulness ha un suo ruolo, proprio partendo dal presupposto che nelle persone che soffrono di insonnia sono stati rilevati alti livelli di attivazione cognitiva e attivazione fisica.

I principi di base sono:

  • La “mente del principiante”: Vivere ogni notte come una nuova esperienza, non necessariamente uguale alla precedente. Evitare di dare per scontato che quanto accaduto la sera prima, accadrà anche la notte seguente.
  • Il “non giudizio”: La nostra mente è sempre pronta a giudicare noi stessi e quello che ci circonda. Questo avviene anche durante l’addormentamento, è importante lasciare andare e non giudicare anche ad esempio la nostra veglia.
  • Il lasciar andare : con lasciare andare in questo caso si intende osservare ciò che avviene, favorendo una comparsa spontanea del sonno.
  • Non ricercare un risultato: la meditazione implica l’ascoltarsi e il non fare. Nel caso dell’addormentamento è proprio la ricerca del sonno e lo sforzo nel raggiungerlo che talvolta può essere ancora più controproducente e frustrante.
  • Il principio dell’accettazione: quando il sonno fatica ad arrivare, è molto più funzionale accettare la situazione. Rimanere nel letto sperando che il sonno prima o poi arriverà potrebbe essere ancora più faticoso. Accettare che il sonno in quel momento presente non sta arrivando, può indurci a svolgere attività che possono invece favorirlo.
  • La fiducia: Imparare ad avere fiducia nelle nostre sensazioni e nei segnali del proprio corpo. Sia la nostra mente che il proprio corpo sono in grado di autoregolarsi in base alla perdita e al bisogno di sonno.
  • La pazienza:  è importante darsi del tempo, comprendere che anche il nostro sonno ha bisogno di tempo, senza cercare di raggiungere obiettivi prestabiliti (anche in termini di sonno).

Di seguito alcune semplici regole per promuovere la salute del sonno:

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