Anāhata e il calore delle relazioni

Con il quarto chakra, Anāhata, scopriremo un nuovo elemento: il fuoco. Come dico sempre, le tradizioni classiche sono molto pratiche: il fuoco è quello che brucia nel focolare, che si usa per cucinare e per scaldarsi. Rappresenta anche il punto attorno al quale, nell’antichità, le persone si riunivano e si creava la comunità. Rispetto ai chakra Maṇipūra e Svādhiṣṭhāna, legati all’elemento terra, con Anāhata ed il fuoco il nostro viaggio vira verso una dimensione più spirituale. Vediamo come.

Anahata chakra, suono incausato

Con anahata chakra ci “spostiamo” alla triade c.d. superiore, di cui esso costituisce le fondamenta. Il legame con il primo chakra è evidente: alla stabilità data dal soddisfacimento delle esigenze primarie di sopravvivenza, si aggiunge quella donata dall’equilibrio emozionale. Il significato del termine sanscrito che lo designa indica quel suono che si produce senza il contatto tra due oggetti. Un’armonia dunque indipendente da fattori causanti; per questo, anahata si può tradurre come “incausato” o “non colpito”.

L’elemento aria nella pratica Yoga

Lavorare con l’elemento aria è essenzialmente il movimento, flusso del respiro, sollevamento del cuore e ricerca dello spazio nel petto.