Anāhata e il calore delle relazioni

Con il quarto chakra, Anāhata, scopriremo un nuovo elemento: il fuoco. Come dico sempre, le tradizioni classiche sono molto pratiche: il fuoco è quello che brucia nel focolare, che si usa per cucinare e per scaldarsi. Rappresenta anche il punto attorno al quale, nell’antichità, le persone si riunivano e si creava la comunità. Rispetto ai chakra Maṇipūra e Svādhiṣṭhāna, legati all’elemento terra, con Anāhata ed il fuoco il nostro viaggio vira verso una dimensione più spirituale. Vediamo come.

Maṇipūra e la coesione della terra

Con il  terzo chakra completiamo quanto già abbiamo visto assieme parlando di Svādhiṣṭhāna riguardo all’elemento terra della filosofia classica cinese. La cosa che più mi affascina delle tradizioni orientale è la praticità. Stavolta non parliamo più della terra fertile dell’orto, ma della terra con la quale si modellano i recipienti e si fanno i mattoni per costruire le case. L’energia di Maṇipūra “tiene insieme le cose”, e la forza che scaturisce è rivolta verso il sé, controllando e stabilizzando. L’energia del secondo chakra era invece rivolta verso gli altri.

I chakra, elementi essenziali del corpo energetico

Quello che oggi conosciamo come il sistema dei chakra è il modello che si è imposto, per qualche contingenza, all’attenzione dello yogin occidentale.